“Maus”: la memoria che scava nell’orrore della Shoah
27 Gennaio 2025La Giornata della Memoria, che si celebra ogni anno il 27 gennaio, è un momento fondamentale per ricordare le atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale e riflettere sulle sue drammatiche conseguenze.
Un’opera che ha rivoluzionato il modo di raccontare la Shoah, rendendo accessibile e profonda la memoria di quei tragici eventi, è ”Maus”, il fumetto di Art Spiegelman. Pubblicato tra il 1986 ed il 1991 e vincitore del Premio Pulitzer nel 1992, l’opera si distingue non solo per la sua potenza visiva, ma anche per l’approccio unico con cui esplora la tragedia. Questa straordinaria narrazione, documenta ed esplora il genocidio nazista anche dal punto di vista delle sue cicatrici psicologiche e morali, rendendo l’esperienza ancora più tangibile.
“Maus” racconta la storia del padre dell’autore, Vladek Spiegelman, un ebreo polacco sopravvissuto ai campi di concentramento, e del complesso rapporto tra padre e figlio. L’autore sceglie di rappresentare gli esseri umani come animali: gli ebrei sono topi, i nazisti sono gatti, e altre categorie di persone sono raffigurate con diverse specie animali. Questa scelta simbolica crea una distanza emotiva che rende il racconto, pur trattando di temi orribili, accessibile e potente, permettendo anche una riflessione visiva immediata.
La Shoah, attraverso il fumetto, non è solo una narrazione storica, ma diventa un’esperienza che parla direttamente al lettore. La forma grafica permette di esplorare visivamente il trauma e la sofferenza, comunicando ciò che le parole da sole non potrebbero trasmettere così intensamente. In occasione di questa giornata, “Maus” ci invita a riflettere sull’importanza di conservare la memoria storica. Il racconto della Seconda Guerra Mondiale e delle sue atrocità deve continuare ad essere raccontato e ascoltato, affinché il ricordo di quanto accaduto resti vivo e non si ripetano mai più simili tragedie.
(Fonte foto: Rete Internet)
