“Il bis di Mattarella”. Una rielezione obbligata: inaspettata o prevista?
10 Febbraio 2022Pubblichiamo l’articolo dell’alunna Iorio Luisa del Liceo Scientifico Montessori, coordinata dalla Prof.ssa Marzia Maione
Il 3 febbraio 2022 Sergio Mattarella ha lasciato. il Quirinale per la cerimonia di giuramento alla Camera dei deputati con cui ha iniziato il suo secondo mandato, nella speranza che, come quello passato, questo sarà prospero e vigoroso.
Dopo quasi una settimana di interminabili scrutini, con una moltitudine di schede bianche e indecisioni tra partititi, Sergio Mattarella è stato rieletto Presidente della Repubblica. Nessuno se lo aspettava né, tanto meno, lo stesso Presidente che era già pronto ad andare in pensione e ciò ha scatenato nel web diversi meme e battute divertenti a riguardo. Ma anche se pronto ad uscire di scena, egli ha accettato citando testuali parole: “È per me una nuova chiamata alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non intendo sottrarmi”.
Questa rielezione ha visto la destra e la sinistra in guerra come una moltitudine di volte passate. Abbiamo da una parte la sinistra con Enrico Letta che sostiene sia stata una “vittoria per tutti” e dall’altra parte una destra, a sua volta rotta all’interno, con Giorgia Meloni che insulta i Parlamentari perché hanno fatto una scelta convenzionale per loro e non per il Paese. Salvini invece, cambiando idea all’ultimo, ha stravolto le carte in tavola. Una cosa del genere avvenne nel 2013 con l’allora Presidente Giorgio Napolitano, che accettò il suo secondo mandato controvoglia.
Sin dal 2015 il Presidente Mattarella si è sempre mostrato degno del ruolo a lui assegnato. Anche in questi due anni di pandemia si è dimostrato un Presidente affidabile e ha sempre optato per scelte che giovassero al paese e non lo screditassero. Amato da molti, Mattarella è l’esempio di un politico modello, con una carriera politica piena di successi. Ha rappresentato l’Italia anche all’estero in modo impeccabile,
stipulando accordi e trattati favorevoli per noi italiani.
Ultimamente non penso che lo Stato stia facendo un buon lavoro, manifestando un pensiero arretrato e non lineare con i cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo; attuando scelte di governo che sembrano favorevoli solo ai politici e alle loro tasche. Basti notare che in questo periodo difficile non riescano a trovare idee comuni, confondendoci solo. Credo fermamente che Mattarella stia cercando di costruire per noi giovani un futuro accessibile a tutti, in cui potremo essere liberi di esprimerci e far sentire la nostra voce.
“Un’Italia più giusta, più moderna. Un Paese che cresce in unità, in cui le disuguaglianze vengano meno. Un’Italia che offre ai suoi giovani percorsi di vita nello studio e nel lavoro per garantire la coesione nel nostro Paese. “
Questo è un piccolo estratto del giuramento fatto dal Presidente in cui descrive l’Italia in cui viviamo e che andrà sempre di più a migliorare.
Voglio farmi un piccolo augurio sperando che il Presidente renda questi altri 7 anni magnifici e ci regali un’Italia degna di essere vissuta, coerente con le promesse fatte.
Luisa Iorio