Esami di Stato, il 21,2% ha scelto la traccia su potenzialità e rischi di un mondo iperconnesso.
23 Giugno 2022“La Maturità 2022 è partita regolarmente, abbiamo assegnato tracce che consentissero a studentesse e studenti di tutti gli indirizzi di esprimere il proprio pensiero e di valorizzare il proprio percorso di studi”, commenta il Ministro Patrizio Bianchi.
da un’indagine campionaria rappresentativa a livello nazionale è risultato che la traccia partita da un brano tratto dal libro “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”, di Vera Gheno e Bruno Mastroianni, dedicata alle potenzialità e ai rischi di un mondo iperconnesso, è la più scelta dalle studentesse e dagli studenti che oggi hanno affrontato la prima prova scritta dell’Esame di Stato. È stata infatti svolta dal 21,2% dei maturandi.
Il 18% delle candidate e dei candidati ha invece optato per la traccia che parte da un brano tratto dal libro “La sola colpa di essere nati”, di Gherardo Colombo e Liliana Segre, che proponeva una riflessione sulle leggi razziali. Al terzo posto, con il 16,5% delle preferenze, l’analisi del testo tratto da “Nedda. Bozzetto siciliano” di Giovanni Verga. Il 15,8% dei candidati si è cimentato con il tema della musica, a partire da un brano tratto da “Musicofilia” di Oliver Sacks. Il 14% delle studentesse e degli studenti ha scelto la traccia che partiva da un passaggio del libro “Perché una Costituzione della Terra?” di Luigi Ferrajoli. L’11,6% ha preferito quella che faceva riferimento al discorso pronunciato l’8 ottobre 2021 alla Camera dei Deputati dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Infine, il 2,9% delle studentesse e degli studenti ha scelto l’analisi della poesia “La via ferrata” di Giovanni Pascoli.
La traccia più scelta a livello nazionale è anche quella preferita negli Istituti tecnici (24%) e negli Istituti professionali (26,9%). Nei Licei i ragazzi hanno preferito la traccia su Verga (21,5%).
La seconda prova è stata proposta dalle commissioni in base agli indirizzi di studio: una versione di latino per i classici, un problema di matematica per gli scientifici e prove sulle materie di indirizzo per gli altri istituti diversi in ogni scuola, decisi dalle commissioni. Il compromesso, dopo che il ministro Patrizio Bianchi ha annunciato il ritorno delle prove scritte. Scattò la sollevazione degli studenti, con petizioni e occupazioni (non solo per l’esame), e allora ecco uno seconda prova a misura di programmi effettivamente realizzati dopo due anni di pandemia, tra Dad e quarantene. Più simile a un compito in classe, ma che coinvolge tutte le sezioni di uno stesso indirizzo della scuola. “Non è una seconda prova depotenziata – ha sempre sostenuto Bianchi – l’abbiamo voluta dalle commissioni perché in questi due anni i ragazzi hanno vissuto percorsi diversi, è un atto di giustizia”.