L’Istituto Montessori celebra  la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne: un appello alla consapevolezza e all’azione

25 Novembre 2024 Off Di Valerio Auricchio

Il 25 novembre di ogni anno il mondo si unisce per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Questa data è stata scelta per commemorare le sorelle Mirabal – Patria, Maria Teresa e Minerva – conosciute come le “mariposas” (farfalle). Le tre donne, simboli di coraggio e resistenza, hanno sacrificato la loro vita nella lotta per la libertà del loro paese, lasciando un’eredità di forza e determinazione che risuona ancora oggi.

La giornata del 25 novembre non è  stato solo un momento di memoria  per gli alunni dell’Istituto Montessori , ma un’opportunità per riflettere sull’urgenza di affrontare la violenza di genere in tutte le sue forme. Da anni, le scarpe rosse e le panchine rosse sono diventate simboli visibili della lotta contro questa violenza, un monito silenzioso che richiama l’attenzione sul dolore e sulla resistenza di tante donne nel mondo.

La violenza contro le donne e le ragazze  rimane una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti. Nonostante l’attenzione crescente, molte vittime non denunciano per paura di ripercussioni, stigmatizzazione e vergogna. La violenza può assumere forme molteplici, tra cui:

  • Violenza domestica: maltrattamenti fisici e psicologici, abusi, stupri coniugali e femminicidi.
  • Violenza e molestie sessuali: stupri, atti sessuali forzati, molestie su minori, matrimoni forzati, stalking e abusi online.
  • Traffico di esseri umani: sfruttamento sessuale e schiavitù.
  • Mutilazione genitale femminile.
  • Matrimonio infantile.

Il Ministro Valditara, in una lettera inviata alle istituzioni scolastiche ricorda che la violenza contro le donne è ” una violenza, come ha dichiarato il Presidente Mattarella, che “scuote le coscienze del Paese. Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio” . È per questo che la facciata del Ministero dell’istruzione e del merito nei giorni che precedono il 25 novembre sarà illuminata di rosso, per richiamare il senso profondo di
questa tragedia strisciante, costellata da troppe morti, di giovani ragazze, di donne, di madri. Vite strappate ai loro affetti e al loro futuro, brutalmente uccise. La morte, tuttavia, è lo stadio finale, il gesto estremo, di un percorso che distrugge ed annienta in ugual misura la ragazza, la donna, la madre e mi riferisco a episodi di sopraffazione e violenza non solo fisica ma anche psicologica, verbale, economica, allo stalking, a comportamenti possessivi espressione di una visione sbagliata di ruoli e di stereotipi.”

Il ruolo dell’educazione e il compito della scuola

I docenti hanno affrontato  il tema del rispetto e dell’uguaglianza con bambini e adolescenti al fine di  costruire un ambiente accogliente e privo di giudizio. Educare i più giovani al rispetto reciproco aiuta a decostruire gli stereotipi di genere, prevenendo l’emergere di comportamenti discriminatori. Questo è un percorso fondamentale per formare una generazione consapevole e capace di relazioni basate su empatia e parità.

Tra le iniziative realizzate si segnala  presso la palestra esterna dell’Istituto il flash mob contro la violenza sulle donne, al quale hanno partecipato attivamente anche le bambine e i bambini della scuola primaria. Durante l’evento, gli alunni sono stati coinvolti in un’attività espressiva pensata per trasmettere un messaggio di speranza e rifiuto di ogni forma di violenza, sottolineando l’importanza di costruire una società basata sul rispetto reciproco.

La manifestazione “IL RUMORE DEL SILENZIO”

Gli alunni del Montessori hanno, altresì, partecipato  alla manifestazione “IL RUMORE DEL SILENZIO”, organizzata dall’Associazione EvaProEva. Durante l’evento sono stati  trattati temi legati alla violenza di genere attraverso testimonianze, dibattiti e momenti artistici che stimoleranno una riflessione profonda e contribuiranno a sensibilizzare i giovani sul tema. L’obiettivo è stato di  fornire loro una maggiore consapevolezza e incoraggiarli a discutere apertamente di questi argomenti, rompendo il silenzio che spesso circonda la violenza di genere.

Affrontare questi problemi richiede un impegno collettivo e una sensibilizzazione continua, a partire dalle scuole e dalle comunità. Solo così possiamo sperare di costruire una società più equa, dove il silenzio della violenza sia finalmente spezzato.