RISCRITTURE DANTESCHE: L’INCONTRO CON BEATRICE

7 Febbraio 2025 Off Di Maria Ciniglio

Nel corso dell’ultima settimana le studentesse e gli studenti della classe seconda della scuola secondaria di primo grado si sono avventurati nel viaggio dei tre regni dell’oltretomba descritto dal sommo poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia.
In particolar modo, dopo aver letto i versi 28-39 del XXX canto del Purgatorio, è stato assegnato ai ragazzi quest’esercizio di riscrittura: immagina di essere Dante, sei giunto in cima alla montagna del Purgatorio e incontri Beatrice nel Paradiso Terrestre. Descrivi la scena dal punto di vista di Dante. Come ti appare Beatrice? Quali sono le tue sensazioni e i tuoi pensieri? Quali ricordi ti suscita la visione della donna amata?
Di seguito sono riportati alcuni degli elaborati degli studenti e delle studentesse.
Testo di Raffaele Luca Casillo:
Dopo aver percorso l’intero purgatorio, salutai Virgilio ed entrai nel paradiso terrestre. Vidi una luce che veniva verso di me: era la mia amata Beatrice seduta su un carro con gli angeli che spargevano fiori. Si creò una meravigliosa nuvola di petali. Beatrice indossava un velo bianco e aveva una bellissima corona d’ulivo sulla testa; era vestita con un abito rosso e un manto verde. Il mio animo era pieno di emozioni ed ero molto commosso di vederla dopo tanti anni. Provavo un forte sentimento d’amore verso di lei, ma non riuscivo a dirle nulla. Il mio amore per lei era immenso, desideravo baciarla, ma non potevo. Beatrice per me è sempre stata una donna piena di felicità e amore. A quel punto, le chiesi se volessimo continuare il viaggio insieme e lei acconsentì. Alla fine del percorso in Paradiso, la salutai, la abbracciai forte e le dissi che l’amavo follemente; lei mi diede un bacio e diventai rosso in viso. Quella per me è stata l’ultima volta che vidi la mia amata Beatrice.
Testo di Aurora Normale:
Dopo aver scalato la montagna del purgatorio e dopo aver raggiunto lo stato di purificazione, sono arrivato nel paradiso terrestre: lì ho finalmente incontrato la mia amata Beatrice che aveva un velo bianco con una corona di ulivo, indossava un vestito color rosso vino e un mantello verde come gli alberi. La mia amata era avvolta in una nuvola di fiori che cadevano dalle mani degli angeli che l’accompagnavano su un carro. Quando l’ho vista, ho avvertito la grande potenza del nostro amore con la sua misteriosa forza.
Testo di Helena Cataldo:
Dopo qualche minuto dal mio arrivo in cima alla montagna del purgatorio, vidi spalancarsi un cancello: da quel posto vidi il mio amore più grande insieme con degli angeli che l’accompagnavano fin dal cancello. La donna che più amavo era davanti ai miei occhi: per me lei fu il vero paradiso! L’amore che provavo dalla terraferma qui era ancora più forte. Era un angelo: il suo nome era Beatrice.