Il Berretto a sonagli al teatro Diana
23 Febbraio 2022Sul palco del Diana è stata rappresentata dal 9 al 20 Febbraio 2022 la commedia di Luigi Pirandello. Gabriele Lavia, regista e eccellente interpretre del personaggio Ciampa, era affiancato nei ruoli della signora Beatrice Fiorita, Federica Di Martino, della Saracena rigattiera, Matilde Piana in quello di Fifì La Bella, Francesco Bonomo.
Il berretto a sonagli è un grande lavoro, scritto dal premio Nobel Luigi Pirandello nel 1916, in siciliano, per l’allora grande attore Angelo Musco, cui la commedia non piaceva. Il lavoro non ebbe successo anche perché il Musco voleva esaltarne sulle scene il lato comico mentre per Pirandello era una commedia che doveva far riflettere agli spettatori.
E’ un testo amarissimo, comico e crudele, specchio di una società malata di menzogna. Affiancato da Federica di Martino, Gabriele Lavia interpreta l’umile scrivano Ciampa che ricorre alla follia per mantenere la facciata di rispettabilità del suo triste matrimonio. Ciampa è il primo dei grandi personaggi pirandelliani a prendersi un’amara rivincita dalle umiliazioni di una vita.
«Non c’è dubbio – dichiara Lavia – che in siciliano questa “commedia nerissima” sia più viva e lancinante. Noi faremo una mescolanza tra la “prima” e la “seconda” versione di questo “specchio” di una umanità che fonda la sua convivenza “civile” sulla menzogna. Il berretto a sonagli è il primo esempio di teatro italiano “espressionista” amarissimo, comicissimo e crudele, un espressionismo feroce che vuole rappresentare una società “malata di menzogna”. La verità non può trovare casa nella “società umana”; solo un pazzo può dirla… Ma tanto, si sa “…è pazzo!”. Così la signora Beatrice Fiorica ha svelato la verità e ora “deve” civilmente, socialmente, essere pazza».
I personaggi parlano in italiano, la cammarera in siciliano. Ciampa sta in mezzo. In realtà, sottolinea Lavia, “ho commesso un falso, ma è tipico dei siciliani parlare metà e metà. Hanno ancora oggi questa miscellanea meravigliosa. D’altronde il siciliano è una lingua radicata nell’essere, l’italiano nel logos.”
Protagonista comunque resta l’ipocrisia, quella di una società a cui conviene mentire per non rompere i suoi rigidi equilibri. «Il mio personaggio, Ciampa è il più umile ma anche il più colto di tutti. La moglie è l’amante del suo principale, la cui consorte a sua volta decide di raccontare la verità. E lui resterà in silenzio per non dover ricorrere al delitto d’onore, mentre per l’altra tradita, unica a non fingere, non resterà che un breve soggiorno in manicomio, per dimostrare che le dichiarazioni sono quelle di una folle». E intorno un’ambientazione che prende le distanze dal naturalismo con cui questo testo è stato spesso allestito. «Pirandello – conclude Lavia – non è un autore naturalistico, bensì espressionista e in quanto tale va trattato anche nelle scene che sono povere, un po’ sbilenche e con dei manichini che sembrano guardare gli attori e la loro recitazione».