Dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis agli Hikikomori: cos’è la solitudine?

9 Marzo 2023 Off Di Redazione

Partendo dal romanzo epistolare di Foscolo e arrivando a uno dei fenomeni adolescenziali più drammatici del nostro tempo, i ragazzi della IV A del Liceo Scientifico, coordinati dalla Prof. Ilenia Ambrosio, hanno riflettuto su cosa sia per loro la solitudine

L’uomo è un essere sociale: per stare bene deve stabilire relazioni; per questo abbiamo la tendenza a vivere in comunità e a interagire con gli altri.
Ma questo non vale sempre perché, spesso, fa capolino la solitudine…
Sentirsi soli non ha necessariamente come motivazione l’assenza di un partner, di un amico o di un familiare con il quale condividere i propri spazi e i propri pensieri. Spesso sentirsi soli non significa neppure esserlo fisicamente in un determinato luogo. La solitudine è uno stato d’animo: ci si può sentire soli anche stando in compagnia, circondati da molte persone. Questo quando non ci sentiamo compresi, ci sentiamo derisi e quindi impotenti e abbandonati, tristi e insicuri… con un profondissimo senso di vuoto.
Ognuno di noi è in grado di trascorrere del tempo da solo con se stesso senza sentire il senso di vuoto, approfittando di questi momenti come un’occasione per riflettere, ricaricarsi, rilassarsi o concentrarsi. In questo caso la solitudine può concederci momenti di libertà e permette di fermarci, conoscerci meglio, capendo qualcosa in più sui noi stessi.
Ma quando la solitudine non la scegliamo e ce la impongono le circostanze della vita può essere un grande problema. La persona che si sente sola non si sente amata e questo pensiero negativo non le permette di aprirsi al contatto umano. Avere queste percezioni non fa altro che scatenare ulteriori sentimenti negativi provocando stress, ansia, depressione e dipendenze…
Molto spesso, per non sentirsi soli, ci si rifugia nei social network, nelle chat e nei contatti virtuali ma forse è proprio questo che causa un maggiore isolamento.
Si pensa che i social network possano aiutare ma dobbiamo capire che, anche se ci consentono di tenerci in contatto persino con amici che si trovano all’altro capo del mondo, per poter vivere appieno una relazione è necessario frequentarsi fisicamente. Non si può rinunciare al contatto umano, quello vero. Forse è questo l’unico rimedio alla solitudine.