Approvato il Ddl di riforma dell’Istruzione tecnica e professionale con l’introduzione del modello 4+2

9 Agosto 2024 Off Di Redazione

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Ddl di riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che introduce il modello della filiera del 4+2, con le seguenti novità:
• Gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy. In alternativa, il percorso quadriennale conferisce un titolo di studio spendibile nel mondo del lavoro al pari di un diploma quinquennale e consente di iscriversi all’Università.
• Nascono i “campus” reti che collegano l’offerta didattica degli Istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale.
• Maggiore interazione con il mondo del lavoro con la presenza di esperti provenienti dalle imprese per coprire competenze che non sono presenti tra i docenti.
• Potenziomento delle materie STEM, delle lingue, della didattica laboratoriale e dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
• Flessibilità del monte orario con la possibilità di riservare quote da destinare ad attività legate al territorio.
• Gli organici dei docenti restano invariati, consentendo il potenziamento dello studio delle discipline nel quadriennio

“È una giornata importante: grazie al lavoro di squadra di tutta la maggioranza, oggi onoriamo un impegno preso con i nostri studenti e con il mondo del lavoro. Con la nuova filiera tecnico-professionale costruiamo un canale di istruzione di serie A, in grado di dare una solida formazione ai nostri ragazzi, secondo programmi fortemente innovativi, che assicureranno competenze teoriche e pratiche di qualità, anche grazie al contributo delle imprese. Il nostro obiettivo”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, “è un sistema di istruzione che, alla luce delle migliori esperienze europee, dia a ogni giovane gli strumenti per costruirsi, in base alle proprie inclinazioni, un solido futuro. E che al tempo stesso consenta al sistema produttivo di avere le professionalità necessarie per essere competitivo. Ad oggi la metà delle aziende fa fatica a coprire i posti disponibili, questa è la realtà. Un mismatch drammatico tra offerta e domanda di lavoro. Noi ce ne siamo fatti carico. Il maggior collegamento tra formazione e impresa”, prosegue Valditara, “è stato tra l’altro condiviso al recente G7 Istruzione di Trieste, riscuotendo un consenso unanime. E la risposta che è già arrivata dal Sud, con l’adesione alla sperimentazione dei percorsi quadriennali di istruzione e formazione tecnica e professionale, ci conferma la volontà di riscatto di tante realtà del nostro Mezzogiorno a cui questa riforma darà un’ulteriore leva per lo sviluppo”.
La riforma prevede il coinvolgimento di tutta la struttura amministrativa del Mim : le Regioni e gli Uffici scolastici regionali potranno stipulare accordi, con la partecipazione degli Its Academy, delle università, delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e di altri soggetti pubblici e privati per integrare e ampliare l’offerta formativa dei percorsi sperimentali. Sarà inoltre creata, presso il ministero, la struttura tecnica per la promozione della filiera e sarà costituito un Comitato di monitoraggio nazionale.