Approvata la Riforma del voto in condotta: più responsabilità e rigorosità nel sistema scolastico

25 Settembre 2024 Off Di Valerio Auricchio


La Camera dei deputati ha definitivamente approvato la riforma del voto in condotta e della valutazione per le scuole Primarie e Secondarie, segnando un importante passo avanti nel mondo dell’istruzione italiana. La legge, fortemente voluta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha introdotto cambiamenti significativi che mirano a responsabilizzare gli studenti e a restituire autorevolezza ai docenti.


Le Novità della Riforma
Uno dei principali aspetti della riforma riguarda l’introduzione del voto numerico in condotta anche per le scuole medie. Solo nelle scuole Primarie, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione del comportamento sarà espressa con giudizi sintetici, che andranno da “ottimo” a “insufficiente”, rendendo così il feedback alle famiglie più chiaro e immediato. Questo cambiamento vuole migliorare la comunicazione con i genitori e aumentare l’efficacia della valutazione.


Il Ruolo del Voto in Condotta alle Medie e Superiori
Un altro cambiamento cruciale riguarda la gestione del voto di condotta nelle scuole medie e superiori. Da ora in poi, se uno studente non raggiunge almeno la sufficienza, ovvero un 6 in condotta, verrà automaticamente bocciato. Questo introduce una maggiore severità nella gestione dei comportamenti scolastici e sottolinea l’importanza di una condotta rispettosa e adeguata.
Per gli studenti delle scuole superiori, un voto di condotta pari a 6 comporterà un debito formativo. In tal caso, lo studente sarà obbligato a sostenere un elaborato di educazione civica, evidenziando così l’importanza di temi legati alla cittadinanza attiva e al rispetto delle regole della comunità scolastica.

La Condotta come spartiacque per il Diploma
Uno dei punti più delicati della riforma riguarda il legame tra condotta e crediti scolastici. Per gli studenti delle scuole superiori, un comportamento esemplare diventerà fondamentale in ottica diploma: solo chi otterrà un voto di condotta pari o superiore a 9 decimi potrà aspirare ai punteggi più alti nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico. Questo elemento rende il comportamento una parte essenziale del percorso educativo, incidendo direttamente sull’ammissione agli esami di Stato e sul voto finale.


Modifiche all’Istituto della Sospensione
La riforma ha introdotto modifiche anche al sistema delle sanzioni disciplinari. Per gli studenti che violano le regole della civile convivenza, il sistema di sospensione sarà ridefinito. Piuttosto che allontanarli dalla scuola, si promuoverà una maggiore partecipazione attraverso attività scolastiche o, nei casi più gravi, attività di cittadinanza solidale. In questo modo, la scuola diventa non solo un luogo di apprendimento accademico, ma anche di responsabilizzazione civica e sociale.


Le Dichiarazioni del Ministro
Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha accolto con soddisfazione l’approvazione della legge. “Questa riforma rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti,” ha dichiarato Valditara. Ha sottolineato l’importanza di rendere chiari ai giovani non solo i diritti, ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità scolastica, a partire dal rispetto verso gli altri.


La Visione della Riforma
Con questa riforma, il Governo punta a creare un ambiente scolastico più disciplinato e rispettoso, in cui il comportamento degli studenti diventa un fattore centrale della loro crescita. In particolare, il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola Primaria permetterà una comunicazione più semplice e diretta con le famiglie, mentre la centralità della condotta nelle scuole medie e superiori rafforzerà l’idea di scuola come luogo di formazione completa, che non riguarda solo il profitto, ma anche lo sviluppo di competenze civiche e sociali.

Il disegno di legge, noto come “ddl Valditara”, è stato approvato con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti. Nonostante le opposizioni e le critiche da alcune parti politiche, la maggioranza parlamentare ha sostenuto il provvedimento, ritenendolo un importante passo per migliorare la qualità dell’istruzione e il ruolo della scuola nella società.


La riforma del voto di condotta segna un cambiamento profondo nel sistema educativo italiano. Responsabilità, rispetto e comportamento adeguato non saranno più aspetti secondari, ma criteri fondamentali per la valutazione complessiva degli studenti. Il nuovo approccio riflette una visione della scuola come istituzione non solo di istruzione, ma anche di educazione civica e sociale, in cui gli studenti imparano a essere cittadini consapevoli e rispettosi.