Pnrr: 5 miliardi per la scuola

10 Ottobre 2021 0 Di Antonio Auricchio

Il 7 ottobre nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglioa Palazzo Chigi si è tenuta una conferenza stampa per esporre i i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l’Istruzione. Erano presenti il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, con Maria Cristina Messa Ministra dell’Università e della Ricerca.

 Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha annunciato che entro novembre saranno ufficializzati bandi per complessivi 5 miliardi di euro così distribuiti: 3 miliardi saranno destinati asili nido, 400 milioni saranno utilizzati per l’attivazione di nuove mense, 300 milioni finanzieranno la costruzione di palestre e infine 800 milioni verranno investiti per la costruizione di nuove scuole e con 500 milioniper la ristrutturazione di quelle esistenti.

Il Premier Draghi ha sottolineato che “oggi iniziamo questo percorso dall’istruzione, formazione e ricerca” e nel chiarire la strategia messa in campo e sulle ragioni che hanno indotto il Governo a dare priorità alla scuola ha osservato che “Un po’ perché il piano dovrebbe disegnare l’Italia di domani, di quelli che oggi sono giovani e poi questo straordinario evento del Nobel al professor Parisi fa pensare nostre potenzialità nel campo della ricerca e della scienza. Formazione e ricerca sono fondamentali per la crescita del nostro Paese”.

Il Ministro Bianchi nel ribadire la linea del Governo ha ricordato che “Partire da scuola, università e ricerca è un segno che abbiamo messo il sapere al centro della trasformazione. Le nostre tre riforme riguarderanno: gli istituti tecnici e professionali, gli Istituti tecnici superiori, provvedimento già alla Camera, e ancora l’orientamento degli studenti, che dovrà partire dalle scuole medie. Quindi, stiamo costruendo nuove norme sul reclutamento e lavorando sul dimensionamento degli istituti e la numerosità delle classi”.

La Ministra Maria Cristina Messa Ministra nel suo intervento ha chiarito che “in questi ambiti vogliamo recuperare il gap di genere e generazionale”. Quindi saranno resi disponibili per l’università ela ricerca 6 miliardi di euro con  l’avvio di 60 progetti che vedranno al centro donne e giovani. Gli enti che intederanno aderire ai progetti dovranno assicurare un bilancio di genere e un programma per la parità.