Auguri di buon anno e… ‘a Maronna c’accumpagna!
1 Gennaio 2023Sono tanti i modi di dire in napoletano che celano una storia di solito sconosciuta. Uno di questi è ‘a Maronna t’accumpagna e per comprenderne il suo significato dobbiamo far riferimento a padre Gregorio Maria Rocco che riuscì a trovare la soluzione per fronteggiare la criminalità a Napoli verso la metà del ‘700.
Re Ferdinando I di Borbone, salito al trono nel 1759, provò a realizzare una prima forma di illuminazione pubblica per la città partenopea, installando delle lampade ad olio negli incroci. L’intento era anche quello di contrastare il fenomeno della criminalità. In precedenza, infatti, tutti i tentativi delle autorità erano falliti perché i malfattori distruggevano i lampioni per poter “lavorare” indisturbati specie con la tecnica della corda tesa (veniva fissata una fune ai due lati della strada, ad un’altezza tale da far inciampare il malcapitato e cadere in avanti, in modo tale da poterlo derubare con facilità).
Qui entra in scena padre Rocco che propose al re la soluzione senza gravare sulle casse del regno: sollecitò la creazione in tutti i vicoli di Napoli di edicole votive che celebrassero in particolare la Madonna. Stampò migliaia di copie di un dipinto mariano trovato alcuni anni prima nei sotterranei del monastero di Santo Spirito e le diede a tutte le massaie napoletane, chiedendo loro di tenere accesa perennemente un lume sotto l’immagine della Madonna. Il frate domenicano pensò che con questo stratagemma neppure i ladri avrebbero avuto il coraggio di vandalizzare tali edicole. Tutte le strade di Napoli furono, così, rischiarate. Tra un’edicola votiva e l’altra, però, bisognava attraversare un tratto di strada al buio, quindi pericoloso e il saluto che si faceva per andare all’altro incrocio, alla successiva edicola mariana, era ‘a Maronna t’accumpagna!.
Da quel momento, chi usciva da casa era salutato con questa esclamazione augurale che viene usata ancora oggi per auspicare alle persone che escono da casa di poter camminare senza pensieri, protetti dalla luce della Madonna.