Educazione finanziaria entrea a far parte delle attività di Educazione civica
19 Aprile 2023Saperne di materie finanziarie è un’esigenza strategica e indispensabile almeno quanto saper leggere e scrivere, considerato il loro impatto pratico sulla vita, a breve e a lungo termine.
In Italia, rispetto a una media OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) del 62%, solo il 30% della popolazione possiede un’alfabetizzazione finanziaria di base, con evidenti disparità di genere, incarico professionale e appartenenza territoriale.
Stando poi agli ultimi dati OCSE Pisa, meno del 50% di studentesse e studenti è in grado di svolgere compiti finanziari minimamente complessi, e quasi una studentessa o uno studente su cinque manca delle competenze elementari per prendere decisioni finanziarie responsabili e informate.
Un ritardo tanto più preoccupante quanto più i sistemi di pagamento si digitalizzano, il denaro si smaterializza e i mercati operano su scala globale, rendendo la Rete luogo privilegiato per truffe di ogni tipo.
Alla luce di questa situazione Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge Competitività, che inserisce l’Educazione finanziaria nell’insegnamento dell’Educazione civica. In questo modo, in un’ottica interdisciplinare e trasversale, acquisiscono centralità nel percorso formativo la finanza, il risparmio e l’investimento, con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese. Per promuovere la cultura finanziaria, il ddl prevede forme di cooperazione tra soggetti istituzionali e soggetti portatori di interessi economici.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, definirà le linee guida per lo studio dell’Educazione finanziaria nelle scuole, d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob e sentite le associazioni rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari. Inoltre, il MIM, la Banca d’Italia e la Consob sottoscriveranno appositi accordi per promuovere la cultura finanziaria, nel rispetto dell’autonomia scolastica.
Va, infine, evidenziato che l’esigenza di un’educazione finanziaria di massima si somma, oggi, l’urgenza di dare obiettivi sostenibili al nuovo modello di sviluppo delineato in accordi internazionali importanti come l’Accordo di Parigi sul clima e l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU e sottoscritto da vari Paesi.
Un focus sulla cosiddetta finanza sostenibile orienta gli investimenti verso attività profittevoli, rispettose dell’ambiente e utili alla società sul lungo periodo.