UNEBA: Appello all’avvio delle attività dei Centri Diurni Polifunzionali convenzionati con il Comune di Napoli
18 Settembre 2021Il 16 Settembre scorso, il Consiglio Comunale uscente ha approvato il bilancio di previsione 2021-23, sbloccando, di fatto, la situazione incresciosa e allarmante che si era venuto a creare: 1.200 minori, circa 800 famiglie e 200 dipendenti che afferiscono ai Centri Diurni Polifunzionali presenti nei quartieri socialmente “caldi” della città metropolitana di Napoli erano lasciati per strada. Si spera che l’Assessore alle Politiche Sociali e la dirigenza dell’Ufficio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, prima dell’importante tornata elettorale per eleggere il sindaco e la nuova amministrazione della città, facciano partire le attività educative per scongiurare il pericolo di ritardarne l’avvio ai mesi successivi. Auspichiamo che per questi soggetti fragili che lo Stato, anche in concomitanza con il propagarsi della pandemia, nei mesi scorsi ha tutelato permettendo ai vari Centri educativi di operare “in presenza” proprio per sostenere la loro condizione di fragilità, ci sia attenzione e sensibilità. La mancanza di proposte educative serie quali sono quelle che i Centri educativi affiliati all’Uneba svolgono nelle proprie sedi, alternative a quelle senza futuro che i minori sono costretti a subire rimanendo segregati in casa o frequentando la strada, creano “vuoti educativi” difficili poi da colmare e pericolosi per il tessuto sociale. Che colpa hanno questi nostri ragazzi per essere deprivati di un servizio che attendono con ansia? Perché le famiglie vengono lasciate ancora una volta sole? Perché i dipendenti devono subire l’incertezza e i ritardi e non essere riconosciuti nella loro dignità? L’Uneba dice basta a questo modo di fare politiche sociali. E si appella ancora una volta al senso di responsabilità di quanti possono e devono operare per il bene della collettività. Fateci riaprire i Centri educativi! Presto!
Comunicato stampa