San Valentino la Festa degli Innamorati

14 Febbraio 2023 Off Di Redazione

Pubblichiamo il lavoro di Noemi Rosaria Turiello freqeuntante la classe 1° A del Liceo Scientifico Montessori

Nell’antica Roma, nei giorni che cadevano intorno alla metà di Febbraio, si festeggiavano dei riti collettivi detti “Lupercalia” in onore del dio Fauno nella sua accezione di Luperco (in latino Lupercus), cioè protettore del bestiame ovino e caprino dall’attacco dei lupi. Questa festa era riferita al ciclo di morte e di rinascita della natura che si traduceva nella rinascita del mondo e della società. Parte di queste tradizioni sono perdurate nei secoli e sono sopravvissute nel nostro Carnevale.
Sembra che la festa dell’Amore fu inventata da Papa Gelasio I nel 496, che istituì, sul ceppo reciso dei Lupercali, la festività dedicata all’amore, in questo caso romantico e privo di riferimenti espliciti alla sessualità, ma che si inseriva nel solco della tradizione biblica associandola idealmente alla protezione del Santo Valentino, vescovo e martire cristiano, venerato dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana. La più antica notizia di Valentino di Terni è citata nel Martyrologium Hieronymianum, un documento ufficiale della Chiesa databile tra il V e il VI secolo d.C., dove compare il suo nome e la data di morte. Nell’VIII secolo viene poi scritta la Passio Sancti Valentini, che narra alcuni particolari relativi martirio, dalla tortura alla decapitazione notturna, fino alla sepoltura a Terni.
Diverse sono le leggende che ruotano attorno a questa figura, come anche i miracoli a lui attribuiti: il Vescovo Valentino, forte della sua fede, continuò a celebrare i riti cristiani nonostante le persecuzioni, celebrando anche il matrimonio tra il legionario romano Sabino e la cristiana Serapia. Questo, secondo alcune fonti dell’epoca, sarebbe stato il motivo della sua esecuzione capitale. Il rito fu comunque celebrato in fretta poiché la giovane era ammalata ed infatti morì subito dopo il matrimonio. Anche il legionario morì immediatamente dopo, a causa del troppo dolore per la prematura scomparsa del suo amore. Dunque per questi motivi al famoso San Valentino è legato da sempre un bel messaggio di amore ma anche di fede.
Il lato romantico di San Valentino risale con probabilità al Medioevo. Il primo riferimento alla festa degli innamorati sarebbe nel poema il Parlamento degli Uccelli di Geoffrey Chaucer. A Parigi nel 1400, il 14 febbraio, si ricorda la fondazione dell’Alto tribunale dell’Amore doveva decidere su tradimenti, violenze e amore. Le valentine sono i bigliettini che gli innamorati si scambiamo. La tradizione è soprattutto anglosassone tanto che esiste un’associazione dei bigliettini augurali negli Stati Uniti. La valentina più antica che si ricordi sarebbe quella scritta da Carlo d’Orleans alla moglie mentre era chiuso nella torre di Londra dopo essere stato sconfitto nel 1415.
Non c’è angolo di mondo, non solo occidentale, in cui il 14 Febbraio non si festeggi l’amore; soprattutto nei paesi di cultura anglosassone amano, in questa data scambiarsi regali e bigliettini a forma di cuore e tante rose rosse, fiore legato anch’esso alla figura del s
anto: si dice che lasciava giocare i bambini nel cortile della sua abitazione e, al momento del rientro a casa, donava loro delle rose da donare ai genitori, così da alimentare l’amore tra i coniugi.
Già nella metà del XIX secolo negli Stati Uniti alcuni imprenditori iniziarono a produrre e commercializzare bigliettini dedicati alla festa di San Valentino e nella metà del XX questi vennero soppiantati da veri e propri regali che gli innamorati si scambiavano, come scatole di cioccolatini, fiori e molto altro. Quindi potremmo pensare cinicamente che questa festa si è trasformata in un evento di mero consumismo?
Venendo alla mia riflessione personale, non credo di aver mai sperimentato questo sentimento anche se spesso ho sentito usare la parola AMORE senza attribuirle il giusto significato. Forse l’ho usata impropriamente perché nessuno mi ha spiegato davvero cosa significhi. So solo dire che il sentimento legato a questa parola può durare giorni ma anche anni, e questa potrebbe essere la sostanziale differenza tra semplice innamoramento e amore. Certo è che quando due persone si amano e si sposano, giurando di amarsi per sempre e pronunciando la fatidica frase “finché morte non ci separi”, in qualche modo compiono una promessa impossibile perché secondo me l’amore ha un inizio e una fine, come tutto nella vita (anche se ci si augura diversamente). Forse questo sentimento così grande si nasconde, più semplicemente, dietro a sguardi pieni di malinconia ma anche di amore e ammirazione, di gesti amorevoli e semplici senza tendere all’infinito. Nonostante la mia giovane età sono consapevole che se nella vita dovesse capitare di veder svanire il proprio sogno romantico, anche perché non si prova più quel sentimento, l’importante è essere rispettosi dell’altra persona e non dire o soprattutto fare nulla per ferirsi. Anche quando tutto sembra perso, finito, l’amore si conserva e nasconde dietro vecchie “fotografie” che ritraggono momenti della nostra vita che non potranno più ripetersi ma che portiamo dentro di noi sempre ricordandoli come attimi di amore e felicità.