Pubblicato il RAPPORTO SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA in Campania

29 Marzo 2023 Off Di Valerio Auricchio

L’Ufficio Scolastico Regionale Campania ha pubblicato il RAPPORTO SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA ABBANDONI E FREQUENZE IRREGOLARI ANNO SCOLASTICO 2022/23.
Il documento sottolinea che “ la dispersione scolastica è un fenomeno complesso che coinvolge diverse dimensioni della vita sociale della persona di minore età e della comunità in cui vive; molteplici sono i territori della regione Campania ove il disagio socioculturale e le situazioni di esclusione sociale e povertà continuano a facilitare l’allontanamento dei minori dalla comunità scolastica, aprendo la strada a fenomeni di devianza”.
Vengono sottolineate le criticità nel funzionamento dei servizi sociali che rilevano una scarsità delle risorse umane a disposizione di alcuni Comuni dell’area metropolitana di Napoli, creando criticità nella rete costituita dalle scuole , servizi sociali e Procure per i minorenni.
Nota positiva che emerge è che in molte realtà territoriali svolgono efficacemente un ruolo di supporto associazioni di volontariato o educative, che operano in coprogettazione con le scuole a supporto non solo degli alunni ma anche dell’intero nucleo familiare.

Il totale di alunni oggetto della rilevazione è stato pari a 481.539 su 528.661, pari al 91,09% degli alunni iscritti per l’a.s.2022/23.

I dati in percentuale, a livello regionale, rispetto ai campi di indagine e relativi ai tre ordini di scuola sono stati i seguenti:
▪ Alunni che non hanno mai frequentato: 0,60%
▪ Alunni con giorni di assenza compresi tra il 25% e 50% dei giorni di lezione totali fino al
31 gennaio 2023: 3,96%
▪ Alunni con giorni di assenza maggiori del 50% dei giorni di lezione totali fino al 31
gennaio 2023: 1,18%

Il rapporto rivela un dato preoccupante relativo all’alto tasso di frequenze irregolari riscontrato nel biennio delle scuole secondarie di secondo grado, riconducibile a scelte non consapevoli e/o mancato orientamento in uscita dal primo ciclo. Questo fenomeno è un elemento predittivo dell’insuccesso scolastico, alla base della dispersione e del mancato conseguimento di un titolo di studio quinquennale ed anche di una qualifica triennale o di un diploma professionale quadriennale.
L’ISTAT ha svolto un’indagine sui cosiddetti “early leavers”, cioè quei giovani dai 18 ai 24 anni che non hanno concluso il ciclo degli studi e che perciò non hanno conseguito un titolo finale. Da detta rilevazione emerge che in Campania c’è una percentuale di poco superiore al 16%, in diminuzione rispetto agli anni scorsi ma certamente ancora superiore alla media nazionale e soprattutto alla media europea.
Su questo tema l’Unione europea ha posto una particolare attenzione ponendosi l’obiettivo della riduzione dell’abbandono scolastico, che ha gravi ripercussioni sulla vita dei giovani e sulla società in generale. Il fenomeno Early Leavers from Education and Training, ELET, è monitorato a livello europeo attraverso la quota di 18-24enni che, in possesso al massimo di un titolo secondario inferiore, sono fuori dal sistema di istruzione e formazione. Questo indicatore è stato uno dei benchmark della Strategia Europa 2020 che ne fissava il valore target europeo al 10%, abbassato al 9% per il 2030 nel nuovo Quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione.
Le conclusioni finali dell’indagine pongono un obiettivo a lungo termine , quello di costituire una banca dati trasparente e verificabile in termini diacronici, in modo da fornire alle scuole, agli altri soggetti interessati e coinvolti e alla Campania tutta una base di riflessione e di analisi, ma anche di verificare l’impatto degli interventi messi in campo grazie al PNRR e a tutte le altre forme di finanziamento straordinario.

(Fonte foto: Rete Internet)