Da outsider a leggende: gli artisti che Sanremo ha (quasi) bocciato

11 Febbraio 2025 Off Di Rita Terracciano

A poche ore dall’inizio del festival della canzone italiana, non possiamo fare a meno di parlare di Sanremo, il palco più ambito da artisti emergenti e star affermate. Eppure, non sempre questa kermesse ha riconosciuto subito il talento.
Nella sua lunga storia, alcune delle voci più iconiche della musica italiana sono state inizialmente snobbate dalla giuria o dal pubblico, salvo poi conquistare il successo e dimostrare che, a volte, l’ultimo posto a Sanremo può significare il primo nella storia della musica. Correva il 1983 quando un giovane Vasco Rossi si presentò sul palco dell’Ariston con Vita spericolata. Il brano, destinato a diventare un inno generazionale, si classificò penultimo (in foto la classifica finale di Sanremo 1983).

L’artista originario della provincia di Modena, con la sua interpretazione carica di energia ribelle e il celebre gesto del microfono lasciato cadere sul palco, fu visto come un corpo estraneo in un Festival ancora troppo legato alle sonorità tradizionali. Oggi, quella canzone è un manifesto del rock italiano. Nel 1985, un allora poco noto Zucchero Fornaciari partecipò con Donne, classificandosi penultimo. All’epoca nessuno immaginava che proprio quel brano, prodotto da Michele Torpedine, sarebbe diventato un successo planetario, aprendo la strada alla carriera internazionale dell’artista emiliano.

Nel 2021, i Måneskin si presentarono con Zitti e buoni, un pezzo decisamente fuori dagli schemi sanremesi. A sorpresa, vinsero, ma le critiche non mancarono: troppo aggressivi, troppo rock, troppo diversi. Il tempo ha dato ragione a loro. Dopo la vittoria all’Eurovision, sono diventati una delle band italiane più famose al mondo, scalando le classifiche internazionali. La storia di Mia Martini a Sanremo è forse una delle più amare. Artista straordinaria, dotata di una voce inconfondibile, ha vissuto momenti difficili a causa di assurde superstizioni che l’avevano etichettata come “portasfortuna”.

Nel 1989, tornò con Almeno tu nell’universo, scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio ben 17 anni prima, un capolavoro che le fece vincere il Premio della Critica ma che non riuscì a conquistare il primo posto in classifica. Oggi è considerata una delle canzoni più belle della musica italiana. Sanremo è una vetrina fondamentale, ma la sua classifica non è mai stata una sentenza definitiva. Molti artisti che non hanno trovato subito il favore del pubblico o della giuria sono poi diventati leggende. E ogni anno il Festival continua a sorprenderci, dimostrando che il talento, alla fine, trova sempre la sua strada.

Chissà, tra i concorrenti di quest’anno, chi sarà il prossimo outsider destinato a fare la storia.
(Fonte foto: Rete Internet)