‘Na vucchella appassiulatella
12 Dicembre 2022Quando parliamo di D’Annunzio, il pensiero corre alla sua celebre La pioggia nel pineto, una bellissima lirica composta nell’estate del 1902, inserita nella raccolta Alcyone, sezione dell’opera Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi, nella quale domina il tema del Panismo, ovvero della completa fusione dell’uomo con la natura.
L’estroverso e poliedrico autore pescarese, però, ha composto anche una delle poesie d’amore che vanta numerose ed eleganti interpretazioni musicali soprattutto in ambito lirico.
Stiamo parlando de ‘A Vucchella (in foto la partitura autografa) componimento nato molto probabilmente ai tavoli del caffè Gambrinus di Napoli, ma di sicuro si è trattata di una scommessa con Ferdinando Russo il quale considerava D’Annunzio non all’altezza di poetare in napoletano.
Ebbene, il raffinato verseggiatore e romanziere, scrisse di getto un sonetto in napoletano: dalla sua penna nacque nel 1892 ’A Vucchella, musicata da Francesco Paolo Tosti nel 1904.
La poesia fu poi incisa e successivamente cantata da tenori come Enrico Caruso, Pavarotti e Bocelli, senza dimenticare le interpretazioni di Sergio Bruni e Roberto Murolo.
Il testo è un sonetto in versi settenari e la sua particolarità sta nell’uso di un termine inventato: appassuliatella. Si tratta di un aggettivo che venne creato per l’occasione ed il suo significato rimanda alla figura di una piccola rosa leggermente appassita: si riferisce, nello specifico, alla bocca della donna che gli ispirò i versi (Cannatella, in italiano Candida).
’A Vucchella Sì comm’a ‘nu sciurillo, Tu tiene ‘na vucchella, ‘Nu poco pucurillo,Appassuliatella. Meh, dammillo, dammillo ,È comm’a ‘na rusella! Dammillo, ‘nu vasillo, Dammillo, Cannetella! Dammillo e pigliatillo,’ Nu vaso piccerillo, Comm’a chesta vucchella Che pare ‘na rusella’ Nu poco pucurilloAppassuliatella. | Traduzione – La boccuccia Sei come un fiorellino, Hai una boccuccia Un po’, poco Appassita. Deh, dammelo, dammelo, È come una rosellina! Dammelo, un bacio, Dammelo, Candida! Dammelo e prenditelo, Un bacio piccolo, Come questa boccuccia Che sembra una rosellina Un po’, pocoAppassita. |
dott.ssa Rita Terracciano
Interpretazione di Caruso