Il secondo mandato di Sergio Mattarella

8 Febbraio 2022 0 Di Redazione

Pubblichiamo l’articolo dell’alunno Luca La Marca del Liceo Scientifico Montessori. Il lavoro è stato coordinato dalla Prof. Perna Ilaria

Dopo una settimana difficile, il Parlamento ha eletto Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica per un secondo mandato. L’unico precedente è quello di Giorgio Napolitano, ma non si può escludere che Mattarella interpreti questo ruolo in modo diverso. La Costituzione non prevede un limite di mandati, ma il Presidente si era precedentemente mostrato contrario a questa ipotesi per ragioni sia personali, sia costituzionali. Nonostante ciò, Mattarella non si è tirato indietro.

Il 03/02/2022 è il giorno del giuramento bis: Mattarella si ripresenta a Montecitorio a sette anni esatti dal suo primo insediamento e torna al Quirinale nel pieno delle proprie funzioni. Non dice niente di particolarmente inatteso, tuttavia il suo è un discorso diverso rispetto a quello della rielezione di Giorgio Napolitano. È infatti quello di un Presidente apparentemente intenzionato a rimanere in carica per l’intero settennato, cosa che Mattarella sta cercando di mettere in chiaro nelle sue dichiarazioni e nei suoi atteggiamenti dopo la rielezione. Ringrazia i parlamentari per la fiducia che gli è stata data, chiamandolo una seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica.

Durante il suo discorso, Mattarella è interrotto più volte dagli applausi del Parlamento, specialmente nella seconda parte. Uno dei passaggi di gran lunga più applaudito dai parlamentari è quello in cui fa una critica al governo Draghi e a quello precedente di Conte, in quanto entrambi hanno approvato le leggi contenenti le restrizioni sulla pandemia senza passare dal Parlamento, sfruttando lo strumento dei DPCM. Mattarella continua parlando di come sia doveroso ascoltare la voce degli

studenti, che avvertono tutte le difficoltà del loro domani, e dei giovani in periferie esistenziali, costretti in lavori precari e malfamati. Infine Mattarella l’ultima parte del suo discorso al concetto di dignità.

Per Mattarella la dignità è azzerare le morti sul lavoro, cita anche il caso di Lorenzo Parelli: il diciottenne morto a Udine durante uno stage in  una fabbrica. La dignità è opporsi al razzismo e all’antisemitismo, impedire la violenza sulle donne, vivere in un paese che non sia distratto davanti ai problemi che le persone con disabilità devono affrontare. È rispettare gli anziani che non possono essere lasciati alla solitudine, avere un paese libero dalle mafie e assicurare il diritto dei cittadini a un’informazione libera e indipendente. Conclude il discorso dicendo: “Noi insieme, responsabili del futuro della nostra Repubblica.

Viva la Repubblica, viva l’Italia”.

Luca La Marca

 V A Liceo Scientifico Montessori