L’Istat ha comunicato i risultati dell’ultimo censimento

14 Marzo 2022 0 Di Valerio Auricchio

L’ISTAT ha concluso il Censimento della popolazione e delle abitazioni, che era stato sospeso nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. L’indagine statistica 202 si è svolta con una metodologia di natura campionaria e non censuaria e ha coinvolto numero maggiore di e famiglie (2.470.087, oltre il 75% in più rispetto al 2019) di i Comuni (4.531, +60% circa rispetto al 2019). Strategia imposta dagli standard di indagine europei e finalizzata ad assicurare la base dati necessaria a produrre la popolazione legale. Infatti il Censimento permette di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione che dimora abitualmente in Italia, a livello nazionale, regionale e locale; di confrontarle con quelle del passato e degli altri Paesi. Il confronto dei dati raccolti dal Censimento – attraverso due diverse rilevazioni campionarie denominate “da Lista” e “Areale” – con quelli provenienti dalle fonti amministrative, l’Istat è in grado restituire informazioni continue e tempestive, rappresentative dell’intera popolazione, ma anche di garantire un forte contenimento dei costi e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie.
Al 31 dicembre 2020, data di riferimento della terza edizione del Censimento permanente, la popolazione in Italia conta 59.236.213 residenti, in calo dello 0,7% rispetto al 2019 (-405.275 individui). A livello di ripartizione geografica, il saldo è positivo al Centro-nord e negativo nel Mezzogiorno; in particolare, nell’Italia Centrale sono state conteggiate come abitualmente dimoranti quasi 30 mila unità in più rispetto alla popolazione calcolata, e 20 mila unità in più nell’Italia Nord Occidentale, mentre nel Mezzogiorno oltre 97 mila in meno.
In Campania si contano 5.624.260 residenti. Al netto degli aggiustamenti statistici derivanti dalla nuova metodologia di calcolo , i dati censuari, registrano rispetto all’edizione 2019, una riduzione di 87.883 unità nella regione.
Il 53,1% della popolazione campana vive nella provincia di Napoli, che ricopre l’8,6% del territorio e dove si registrano i più elevati valori di densità di popolazione, 2.533,4 abitanti ogni km2 contro i 411,4 in media nella regione. All’opposto, Avellino e Benevento, province a maggior vocazione rurale che coprono il 35,7% della superficie regionale, presentano i più bassi livelli di densità, con valori pari rispettivamente a 143,6 e 128,2 abitanti per km². Nelle province di Caserta e Salerno, che insistono sul 55,6% del territorio campano, risiedono, rispettivamente, 340,2 e 215,2 abitanti ogni km².
Tra il 2019 e il 2020 la popolazione diminuisce in tutte le province, con perdite maggiori, in termini assoluti, in provincia di Napoli (-47.665 unità), seguono Salerno e Caserta (rispettivamente -15.413 e -11.763 residenti). Le province di Avellino e Benevento registrano, invece, una maggiore riduzione di popolazione in termini percentuali (-1,8 e -2,1%), ma la minore diminuzione in valore assoluto (-7.440 e -5.602 unità).