Lettera a Papa Francesco

28 Marzo 2022 0 Di Redazione

Pubblichiamo la lettera scritta dagli alunni della 2^ A della SS1G Montessori

Oggi abbiamo studiato “la lettera” un altro argomento molto interessante; siam partiti dall’etimologia della parola e abbiamo poi fatto un excursus su questo strumento di comunicazione; abbiamo riflettuto su come e quanto la lettera tradizionale inviata per posta, abbia subito, nel tempo, la concorrenza di mezzi più rapidi ,come il telefono, la posta elettronica, i messaggi sms.

Noi studenti di 2^A, dopo varie riflessioni in merito, siamo pervenuti ad un nostro pensiero e cioè che la lettera e’ insostituibile perché’ consente una maggiore riflessione inoltre, il piacere che si prova leggendola, stringendo tra le dita foglio e inchiostro ,la rende unica, come se nel momento in cui la si leggesse si sentisse forte la presenza dell’amico, o della persona a cui si e ‘scritto o da cui si e ‘ricevuto notizie…

Certamente sappiamo bene che l’e-mail possiede molti vantaggi come per esempio il fatto che la comunicazione avviene in tempo reale ed è gratuita, permette di inviare testi, disegni, foto e infine di inviare messaggi a più persone contemporaneamente, di questo abbiamo coscienza.

La lettera si indirizza, in genere, a persone con le quali si è in rapporto di confidenza e alle quali si vogliono far prevenire notizie che ci riguardano, richiedendo, al tempo stesso ,informazioni sulla loro condizione (salute, famiglia ,lavoro ecc.).

esistono poi lettere formali, quelle indirizzate a datori di lavoro o dirigenti o  enti…

Dopo aver approfondito gli stili, forme e strutture della lettera, la prof. ci ha assegnato un compito da svolgere e cioè la realizzazione di una lettera inviata a un amico/a o a un parente o ad altri.

                                                  

 “Lettera a Papa Francesco

                                                                                                                                                                                                        Somma Vesuviana 17/03/2022

Illustrissima Santità,

chi scrive è una classe di seconda media dell’Istituto Maria Montessori di Somma Vesuviana; siamo emozionatissimi al solo pensiero che voi possiate leggere questi nostri pensieri, che al momento non sono né sereni né felici come dovrebbero essere, data la nostra età giovane e spensierata.

Purtroppo, l’umanità sta vivendo pagine tristissime della storia: alla fine dell’anno 2019 siamo stati travolti dalla pandemia causata dal terribile  coronavirus che ha mietuto e purtroppo continua a mietere tante vittime, lasciando nello sgomento e nello sconforto scienziati, medici e ricercatori, ma caro padre, non potevamo immaginare che dopo solo pochi mesi da una lievissima tregua, ci saremmo imbattuti in una piaga ancora più scottante e terribile :la guerra tra le vicine Russia e Ucraina.

Padre, a prescindere dai motivi seri o gravi che l’abbiano generata, ma è possibile che ancora oggi, nel 2022 gli uomini   non hanno dimenticato la tragedia delle guerre mondiali e possano pensare di impugnare armi letali e uccidere?

La riflessione fatta in questi giorni drammatici ci porta a pensare che l’umanità non sia progredita ,anzi abbia fatto dei capitomboli all’indietro, sembriamo “quelli della fionda” ,come ricorda il grande poeta Salvatore Quasimodo, pronti ad ucciderci per una selvaggina o per difesa ….

Sua Santità’, tutte le domeniche ascoltiamo con emozione il suo accorato appello che invita noi fedeli e buoni cristiani a pregare tanto e al contempo implora gli uomini ai vertici del potere, di cercare strategie, strade diplomatiche e colloqui civili per la risoluzione di questo terribile scempio.

noi piccoli ed innocenti ragazzini ci uniamo alla preghiera e alla sofferenza di quei milioni di bambini sfortunati.

Vi vogliamo tanto bene padre e che il signore assista prima voi ,che pregate per noi tutti, e poi ci benedica tutti dal cielo.

Con affetto, gli alunni di 2^ A

P.S. appena le norme in vigore lo consentiranno, la prof. produrrà domanda per avere con voi un’udienza.