L’ISS fornisce le indicazioni strategiche per la prevenzione scolastica delle infezioni da SARS-CoV-2

3 Settembre 2021 0 Di Antonio Auricchio

L’Istituto Superiore della Sanità in collaborazione con Il Ministero della salutre e l’INAIL ha pubblicato un documento che intende fornire indicazion in prossimità della riapertura delle scuole prevista per il mese di settembre 2021 che rappresenta una fase decisiva nella lotta alla diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2. Il documento nasce da L un lungo dibattito all’interno della comunità scientifica e l’OMS ha messo a dispèosizione una checklist per supportare la riapertura in sicurezza delle scuole e garantire la sicurezza degli studenti e degli operatori scolastici, e al contempo consentire a tutti gli studenti le opportunità sociali ed educative della scuola.

Il documento riporta anche dati relativi all’andamento dei casi nel personale scolastico e negli studenti durante l’anno scolastico 2020/2021: circa 40 mila i docenti del I ciclo e poco più di 13 mila quelli del II ciclo per i quali è stata accertata la positività al COVID-19. Il personale non docente si è attestato rispettivamente per il I ciclo su 11,3 mila e per il II ciclo su poco più di 5 mila casi.

Nelle scuole paritarie sono state registrati circa 4 mila casi di personale docente e circa 1,8 mila casi di personale non docente con accertata positività al COVID-19 nelle scuoledel I ciclo.

Risulta interessante l’approfondimento relativo al “ruolo dei bambini nella diffusione del virus che rimane ancora dibattuto in quanto la trasmissione dipende da molteplici fattori, quali carica virale, durata della contagiosità, variante, tipologia di sintomi, fattori di suscettibilità etc. Allo stato attuale, un recente report dello European Center for Disease prevention and Control (ECDC) ha ipotizzato che i bambini più piccoli trasmettano meno l’infezione rispetto ai ragazzi più grandi. L’incertezza di questa conclusione dipenderebbe dal fatto che i bambini più piccoli sono anche più spesso asintomatici e vengono testati di meno. Per gli adolescenti invece vi è un’evidenza moderata che sia capaci di trasmettere l’infezione tanto quanto gli adulti.” Altro interessante rilievo e che la “trasmissione in ambiente scolastico è limitata se vengono adottate appropriate misure di mitigazione e se il caso indice non è un insegnante”.

Emergono segnali di rassicurazione dovuti all’elevata copertura vaccinale nella popolazione generale che genererà una significativa riduzione della diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2 in comunità. La vaccinazione degli operatori scolastici e dei minori ridurrà ulteriormente le opportunità di contagio in ambito scolastico ed è, in sintesi, necessario promuovere in ogni occasione la vaccinazione degli studenti e del personale scolastico.