“A schiovere”: il viaggio affettivo tra le voci di Napoli

14 Dicembre 2023 Off Di Rita Terracciano

Nell’ultimo capolavoro di Erri De Luca, “A schiovere” (ed. Feltrinelli), l’autore ci invita in un suggestivo viaggio attraverso un vocabolario napoletano intriso di affetti e memorie. Scopriamo come ogni parola si trasformi in un frammento di racconto, tessendo storie che abbracciano il cuore di una città vibrante: Napoli. 

In questo intricato “Vocabolario napoletano di effetti personali”, come recita il sottotitolo, l’autore ci guida attraverso 101 voci, immergendoci nelle profondità della cultura e della storia partenopea. Un’opera dove la parola diventa racconto ed il passato si fonde con il presente in un’esperienza linguistica unica. Le voci napoletane scelte diventano, così, le pietre miliari di un dizionario sentimentale. Scavando nelle pieghe della memoria, lo scrittore regala alle parole un surplus di senso, facendoci quasi udire le voci e percepire le sfumature che si mescolano alla scrittura. 

De Luca ci porta dall’infanzia alla Napoli dei bombardamenti, offrendo una prospettiva non lineare su una città unica. La voce matriarcale di madre e nonna permea il libro, caricando di senso e affetto la maggior parte delle voci analizzate. Il libro cattura il lettore con giochi di parole, doppi sensi ed ironia tipicamente napoletana. Proverbi ed aneddoti svelano sfaccettature inedite della lingua, mentre lo Yiddish e lo spagnolo si intrecciano con il folklore partenopeo. In questa sospensione di tempo, le parole di De Luca diventano custodi di un mondo unico, dove anche il tempo si piega alla magia della lingua napoletana. (In foto: libro di Erri De Luca “A schiovere”, sotto l’albero di Natale)